Il corso per i tutor LAPs

Paolo

I LAPs sono stati gestiti da tutor (10 laureati prevalentemente in scienze della formazione) che hanno svolto il loro intervento al termine  di un corso di 832 ore tra aula, visite di studio e auto-stage. Quest’ultima attività si è configurata come un’esperienza di apprendimento e lavoro svolta nella partecipazione, accanto ai senior di progetto, alla preparazione delle attività dei LAPs, in una perfetta logica di “comunità di pratica” attraverso la loro “partecipazione periferica legittimata”.

Al termine del corso gli aspiranti tutors avevano sviluppato una idea chiara del loro ruolo e dei loro compiti per presidiare adeguatamente il contesto dove sarebbero andati ad operare.

Il servizio principale offerto nei Laps  è il supporto all’apprendimento (individuale o di gruppo) garantito dal tutor esperto di formazione a distanza.

Nella particolare realtà del LAPs, il compito di questo professionista è quello di favorire e sostenere lo sviluppo personalizzato dell’utente.

Durante il primo colloquio (definito “di orientamento”) si è lavorato su queste dimensioni:

  • informazioni e orientamento
  • identificazione dei bisogni
  • stesura del contratto di apprendimento
  • programmazione delle attività didattiche
  • sostegno della motivazione
  • attività di monitoraggio e controllo.

Per certo, egli è esperto del processo di apprendimento che interviene nel processo di formazione garantendo la  massimizzazione degli apprendimenti; talvolta può essere anche esperto della materia. Quando si realizza quest’ultima ipotesi, cosa fa il tutor con gli allievi?

  • chiarisce i problemi
  • migliora le abilità di studio

 

Questa non è stata una situazione frequente nei centri,  anzi spesso ha dovuto chiarire agli utenti di non essere un docente di informatica.

 

Ma allora il  tutor come aiuta?

 

– crea delle opportunità per cui le persone:

  • possono guardare a se stesse in modo nuovo positivo
  • possono credere di poter fare molto di più di quanto non abbiano mai immaginato

 

– incoraggia lo studente a:

  • sognare
  • pianificare
  • creare relazione
  • fare sforzi
  • celebrare i successi

 

Quindi il tutor non solo è un esperto del processo di apprendimento, ma deve possedere competenze strutturanti quali: buona conoscenze del contesto, capacità interpersonali, capacità logico strategiche e anche capacità gestionali.

Una reale conoscenza del contesto sociale e economico della zona in cui è situato ed opera il centro Laps, è necessaria affinché ci sia complementarietà  tra i bisogni della popolazione (dal punto di vista formativo) e l’offerta del LAPs;  quindi occorre che si risponda ad una reale esigenza e che la formazione ottenuta sia poi effettivamente spendibile e fonte di miglioramento personale ma anche occupazionale.

Le capacità interpersonali del tutor sono: buona comunicazione, elevato senso della negoziazione e collaborazione.

Le capacità logico strategiche si riferiscono, oltre che ad avere abilità cognitive per l’analisi dei problemi, al saper organizzare l’attività lavorativa e assumere decisioni.

Per quanto riguarda la capacità gestionale deve essere di supporto alla sfera delle responsabilità organizzative di  gestione delle risorse.

 

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